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La nascita del germoglio come logo per la Sanfilippo Fighters

Correva l’anno 2017, un anno potenzialmente di svolta per tre famiglie con un bambino affetto da una rara patologia genetica di tipo metabolico, la Mucopolisaccaridosi 3.

Per questi bambini si era prospettata per la prima volta una speranza, un’opportunità di riscatto dall’inesorabilità della genetica. Tutti e tre avevamo avuto accesso ad una sperimentazione di sostituzione enzimatica, animati dalla speranza che le loro famiglie nutrivano nella ricerca scientifica, fautrice di una prospettiva di guarigione.

La sperimentazione però si conclude improvvisamente e senza i risultati sperati. Per le famiglie di questi tre bambini è come ricevere una seconda sentenza. La disillusione è difficile da sopportare.

Chi però conosce a fondo la sofferenza ed impara da lei senza rifuggirla come una nemica, ha il dono di poter risorgere dalle proprie ceneri come una fenice.

Da tanto dolore sboccia un legame forte: queste famiglie sono unite da un dolore comune e nasce un sentimento solido di amicizia.

È così che tre mamme, Katia, Alessandra e Grace, insieme pensano e costruiscono nel tempo un sogno, custodendo questo desiderio e annaffiandolo piano piano. Il loro obiettivo è quello di fondare un’associazione che investa nella ricerca e che si occupi in modo specifico della Mucopolisaccaridosi 3, offrendo una rete di sostegno a tutte le famiglie italiane con bambini Sanfilippo.

Passa qualche tempo, nasce un gruppo WhatsApp di mamme con bimbi affetti da Mucopolisaccaridosi 3, un gruppo coeso che condivide esperienze affinché nessuna di loro si trovi sola o impreparata davanti l’avanzare della malattia dei rispettivi figli.

Il desiderio di quelle tre mamme inizia a germogliare anche nelle intenzioni di altre mamme, finché nell’estate del 2020 avviene la svoltaÉ il momento che quel seme diventi pianta, dopo tanto seminare arriva il tempo di costruire.

Nasce l’associazione Sanfilippo Fighters, con Katia presidente e genitori e parenti di bimbi Sanfilippo nel direttivo. Nata l’associazione occorre trovare un logo, un’immagine che iconicamente e simbolicamente racchiuda in sé tutto il significato di quel percorso.

Il logo viene realizzato grazie alla collaborazione della Scuola di Grafica, Comunicazione, Digital-Design Diskos di Schio (VI), e della sua direttrice Milena Zanotelli.

La Scuola si impegna seriamente, riunendo in brainstorming gli studenti e affidando loro la realizzazione grafica del progetto proposto.

La vincitrice è Lisa Berti, che ha creato il piccolo germoglio in procinto di sbocciare. La scelta appare immediata: il germoglio è infatti il simbolo di una natura vigorosa e bella che caparbiamente vuole vivere, nonostante le avversità. É anche il simbolo di un percorso lento e naturale, che nel rispetto dei tempi giusti conduce alla vita che sempre e comunque si afferma.

La Sanfilippo Fighters nasce per contrastare una patologia rara, subdola, che ruba il tempo ai bambini, ostacolando il loro sviluppo, involvendo i loro traguardi e la loro crescita, impedendogli di sbocciare fino a diventare alberi alti e robusti.

Ecco che a rappresentarla c’è un germoglio: la fragilità di un seme germogliante che contiene in sé tutta la potenza della vita a divenire. Per l’associazione non è solo un logo, ma un guanto di sfida gettato alla Mucopolisaccaridosi, per iniziare una lotta che vuole vedere vincitrice la speranza contro la disperazione.

Logo Sanfilippo Fighters
Giorgio e Francesco

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