In Italia 1 adulto su 4 soffre di insonnia cronica o transitoria. Secondo le ultime rilevazioni di Aims – l’Associazione italiana medicina del sonno – sono circa 13,4 milioni gli italiani che soffrono di insonnia. Una cifra che è raddoppiata con la pandemia da Covid e che vede nelle donne le più colpite, circa il 60% del totale, mentre il 20% riguarda bambini e ragazzi.
Insomma nel nostro Paese l’insonnia un problema comune e molto rilevante che spesso non risponde alle classiche terapie naturali e non. Da questo punto di vista, la cannabis medica può rappresentare un’opzione efficace, essendo già da tempo note le sue proprietà sedative e induttori del sonno.
Nell’articolo che segue, vedremo come si usa la cannabis terapeutica nel sonno dei bambini, in particolare nel caso della Sindrome di Sanfilippo.

Cannabis medica in Italia
In Italia la cannabis medica è legale dal 2013 e può essere prescritta per qualunque patologia della quale esista letteratura scientifica accreditata.
Viene usata per dolore, sclerosi multipla, epilessia, sindrome di Tourette, glaucoma, vomito e nausea da chemioterapia, insonnia e tante altre patologie.
Semplificando molto, esistono tanti tipi di cannabis medica che sono solitamente classificati tra loro in base al contenuto di THC (tetraidrocannabinolo, psicoattivo) e CBD (cannabidiolo, non psicoattivo). Ma oltre a questi 2 componenti, nella cannabis sono presenti diverse altre sostanze che ne determinano l’azione finale, come cannabinoidi secondari o terpeni. I terpeni, in particolare, sono quelli di maggiore interesse terapeutico (curiosità: sono le sostanze responsabili del “tipico” odore di cannabis).
Poiché l’insonnia ha diverse cause, in vari studi si è visto come a volte sia meglio utilizzare la cannabis medica nella sua totalità (tecnicamente si parla di “full spectrum”), mentre in altri casi anche il solo CBD si è rivelato efficace.

Cannabis nell’insonnia
In Italia la prescrizione di cannabis medica con THC nei bambini è possibile, ma non raccomandata dal Ministero della Salute, posto che la scelta finale è sempre e solo del Medico.
Per quanto riguarda il CBD, invece, non ci sono limiti: esistono farmaci a base di solo CBD approvati per bambini o neonati, che hanno dimostrato come a certe dosi sia sicuro e ben tollerato.
Spesso, per non dire sempre, il CBD nei bambini viene somministrato come olio di CBD ossia gocce di olio (MCT o oliva) in cui è disciolto
- il CBD puro, isolato
- oppure il CBD insieme ad altri componenti della cannabis, ma senza THC
- o il CBD insieme ad altri componenti della cannabis con il THC
Il caso 3 è l’unico che richiede ricetta medica per essere preparato in Farmacia, mentre per gli altri è possibile l’acquisto senza ricetta anche fuori dal canale Farmacia, ma in un mercato che ad oggi non è regolato e non offre garanzie di sicurezza.

Consigli per l’uso di olio di CBD nell’insonnia
La premessa fondamentale quando si parla di dosaggi di cannabis è sapere che non esiste un dosaggio fisso per tutti e/o in base alla patologia, ma è sempre necessario partire dal basso (es. 1 goccia) incrementando lentamente fino ad ottenere un risultato accettabile.
Va tenuto a mente che le dosi di CBD da usare nell’insonnia sono generalmente più alte di quelle che si utilizzano per il trattamento di altri sintomi, come es. il dolore: in questo senso è bene quindi armarsi di pazienza senza puntare ad avere il risultato alla prima somministrazione.
Si somministra almeno 15-20 minuti prima di dormire, possibilmente facendolo tenere in bocca per circa 20 secondi prima di deglutirlo; in caso di difficoltà si può tranquillamente mescolare in opportuno veicolo (latte, cibo, yogurt), evitando invece acqua o bevande acquose.

Sindrome di Sanfilippo e Insonnia
Frequentemente i bambini affetti dalla sindrome di Sanfilippo soffrono di disturbi del sonno. Un problema rilevante che spesso non è risponde alle classiche terapie naturali e non.
Alcune famiglie dell’Associazione Sanfilippo Fighters hanno sperimentato con successo terapie a base di cannabis medica, prescritta dal Medico o da team di specializzati. Per altri, i risultati sono stati meno soddisfacenti.
Sicuramente la cannabis medica è una terapia interessante da valutare, in caso di disturbi del sonno infantile, non avendo importanti effetti collaterali, a differenza di altri farmaci. Ricordiamo però che va sempre valutata e prescritta da Medici e professionisti competenti.
Sindrome di Sanfilippo: disturbi e terapie consigliate
La sindrome di Sanfilippo, scoperta dal Dott. Sanfilippo negli anni ‘60, è una malattia genetica rara che colpisce i bambini e causa danni irreparabili al cervello. È poco conosciuta, spesso viene diagnosticata tardi, e non esiste una cura.
L’Associazione Sanfilippo Fighters è la prima associazione Italiana di famiglie di bambini e ragazzi con Sindrome di Sanfilippo.
Nel 2023, l’Associazione Sanfilippo Fighters ha organizzato il primo Congresso Italiano sulla Sindrome di Sanfilippo per condividere i progressi della ricerca e della medicina, e creare network tra tutti coloro che sono coinvolti nella “lotta” contro questa difficile malattia.