Michele

Michele si può descrivere con soli tre aggettivi: sorridente, coraggioso e testardo. Michele ha quasi 9 anni e già in grembo ha dimostrato di essere un lottatore: ha affrontato diverse operazioni e ha sempre vinto lui, è una vera cintura nera! La sua arma migliore è la sua dolcezza, basta catturare il suo sorriso o incrociare i suoi occhi dolci per cadere al tappeto, così in questa lotta impari ottiene sempre tutto ciò che vuole, anche quando non dovrebbe!

Michele ricambia con una risata poi un’altra e un’altra ancora, ride così tanto da trascinare tutti nel suo mondo. Laddove oggi c’è un sorriso prima c’erano tante parole, Michele era un chiacchierone e quando non parlava cantava, insomma faceva sentire la sua presenza sempre e comunque. Michele camminava, ma soprattutto correva per poter calciare un pallone. Beh inutile dire che era il vero idolo della sua squadra di mini pulcini. Michele aveva imparato anche a ballare, d’altronde se hai una nonna sudamericana il ballo ti scorre nelle vene.

Mentre Michele era occupato a vivere, la mucopolissaccaridosi era impegnata silente a tracciare la propria strada. Michele oggi non parla, non riesce più a correre dietro a un pallone, ma prende a calci ogni giorno la sua malattia, non vuole dargliela vinta!Il ballo? Quello si è trasformato in passi indecisi. Michele, nonostante tutto, continua a sorridere alla vita e lo fa anche attraverso i suoi occhioni verdi, spesso persi a guardare il mare, il suo grande amore.

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Al momento per i nostri piccoli non c’è una cura, ci sono solo dei piccoli espedienti per cercare giornalmente di convivere con i sintomi ma c’è una cosa importantissima su cui dobbiamo avere speranza: la ricerca.